Non si parla di pace con la bocca piena di guerra.

Ieri sera il cielo sopra la Basilica di San Pietro è stato illuminato dalle coreografie di oltre 3mila droni: cornacchie ipertecnologiche che hanno disegnato di volta in volta la sagoma della mia Pietà Vaticana, di Papa Francesco, della Salus Populi e tante altre immagini, comprese le due dita più famose del mondo che da lungi affrescai nella volta della Sistina.

In apertura del concerto “Grace For The World” che si è tenuto in Piazza San Pietro, in occasione dell’Incontro Mondiale sulla Fraternità 2025 e il Giubileo 2025, il Vaticano ha ospitato uno spettacolo sorprendente.

Mi è piaciuto? Ancora non lo so. Niente da dire sul concerto ma sulla presenza oramai costante dei droni in eventi di vario tipo mi lascia interdetto, soprattutto in simile circostanza.

Durante l’esibizione di Andrea Bocelli e Teddy Swims con ‘Amazing Grace‘, si è assistito a un gioco coreografico ad alta innovazione tecnologica.

Un momento suggestivo dato dall’uso innovativo di oltre 3.000 droni che, nel cielo notturno sopra la Basilica di San Pietro orchestrato dalla compagnia Nova Sky Stories di Kimbal Musk, fratello di Elon Musk.

L’evento, realizzato con il sostegno del Vaticano e della Fondazione Fratelli Tutti, è stato allestito, a detta degli organizzatori, per promuovere valori di unità, amore e rispetto reciproco, in un momento in cui il mondo ha particolarmente bisogno di questi messaggi.

Niente da dire per il concerto, tributo al decennale della precedente esibizione, che aveva già commosso il Papa e il pubblico. Senza dubbio la musica può fungere da ponte tra culture e tradizioni diverse.

Ma i droni?

Di grande impatto, non c’è che dire, ma questi eventi ipertecnologici mi buttano sempre in una sorta di limbo dal quale non so uscire.

Ho come l’impressione che la troppa tecnologia vada a riempire lacune mancanti nello spazio lasciato dal pensiero critico. Sono vecchio lo so, anzi, vecchissimo e già morto da lungi quindi il mio pensiero va di pari passo con la mia vetustà.

Quando mi trovo dinanzi a episodi di spettacolarizzazione a mio avviso eccessiva, penso sempre alle cornacchie che riescono a trovare terreno fertile dove la catena alimentare si è interrotta. E di catene interrotte ne vedo fin troppe.

Da qualche parte e in tempi non troppo remoti, ci siamo stancati di approfondire, pensare, farci domande, chiederci il perché delle cose senza rimanere sempre in superficie.

I droni luminosi dovrebbero essere un messaggio di pace? Sono uno spettacolo, una vetrina d’eccezione per l’azienda che ha allestito lo show riconducibile alla grande e potentissima famiglia Musk. Vogliamo parlare del rapporto del fratello Elon con Natanyahu? Tutto passato in secondo piano per questo show?

Mi auguro che al canto delle sirene ci sia qualche eroico Ulisse che riesca a sentirle senza farsi abbindolare.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Elon Musk’s brother’s drones in St. Peter’s Square as a message of peace?

Last night, the sky above St. Peter’s Basilica was illuminated by the choreography of over 3,000 drones: hyper-technological crows that, in turn, drew the outline of my Vatican Pietà, Pope Francis, the Salus Populi, and many other images, including the two most famous fingers in the world, which I frescoed from afar on the Sistine Chapel ceiling.

At the opening of the “Grace For The World” concert held in St. Peter’s Square, on the occasion of the World Meeting on Fraternity 2025 and the Jubilee 2025, the Vatican hosted a surprising show.

Did I like it? I still don’t know. I have nothing to say about the concert, but the now constant presence of drones at various events leaves me speechless.

During Andrea Bocelli and Teddy Swims’ performance of “Amazing Grace,” we witnessed a highly innovative technological choreography.

A moving moment, thanks to the innovative use of over 3,000 drones in the night sky above St. Peter’s Basilica, orchestrated by Kimbal Musk’s company Nova Sky Stories, brother of Elon Musk.

The event, organized with the support of the Vatican and the Fratelli Tutti Foundation, was staged, according to the organizers, to promote values ​​of unity, love, and mutual respect, at a time when the world especially needs these messages.

No complaints about the concert, a tribute to the tenth anniversary of the previous performance, which had already moved the Pope and the audience: “Music can undoubtedly act as a bridge between different cultures and traditions.”

But the drones? They’re impressive, no doubt about it, but these hyper-technological events always throw me into a sort of limbo from which I can’t escape. I have the impression that too much technology fills the gaps left by critical thinking. I’m old, I know—in fact, very old and long dead, so my thoughts align with my age.

When I encounter episodes of what I consider excessive spectacularization, I always think of the crows that manage to find fertile ground where the food chain has been interrupted.

Somewhere along the way, we’ve stopped to delve deeper, think, ask questions, and explore the whys and wherefores of things, without always remaining superficial. Are luminous drones supposed to be a message of peace? They’re a spectacle, an exceptional showcase for the company that put on the show, attributable to the great and powerful Musk family.

For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti bids you farewell and says he’ll see you in future posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti