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Pompei: i libri di recente uscita

Il 24 ottobre del 79 d.C Pompei e i luoghi attigui vengono continuamente interessati da scosse di terremoto sempre più frequenti. Mentre le sorgenti si prosciugano e diventa complesso avere acqua per le terme, la giornata procede come tutte le altre.

Verso le 13 però accade l’inaspettato: il Vesuvio scatenò la sua furia. Si elevò verso il cielo una colonna eruttiva di 30 km di altezza formata da ceneri, lapilli e gas. L’eruzione del vulcano seppellì Pompei, Ercolano, Stabia e Oplontis mietendo centinaia di vittime e coprendo ogni cosa.

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Quell’eruzione a distanza di quasi due millenni, ci permette però di vedere come allora vivevano gli abitanti di quelle zone, di avere a disposizione capolavori d’arte straordinari, conoscere usi e costumi, il loro modo di agire e parlare.

A seguire voglio proporvi alcuni dei libri di recente uscita dedicata proprio ai siti archeologici in questione.

L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio

Pompei è uno dei siti più frequentati al mondo e tra i meglio conservati dell’antichità. Di questo luogo però si tende a raccontare una storia parziale, minoritaria, dimenticando sistematicamente e per ragioni diverse le vicende di tanti protagonisti.

Si attraversa la città passando da un’importante domus all’altra, da un edificio pubblico a un altro, superando distrattamente e tralasciando una miriade di spazi indistinti, privi di connotati, che però esistono e completano la trama urbana.

E le persone che vi hanno vissuto e operato, ugualmente dimenticate, costituivano il tessuto sociale della Pompei del I secolo d.C., la maggioranza della popolazione.

Gettando uno sguardo inconsueto sulla città antica, L’altra Pompei rappresenta un atto di memoria verso questa maggioranza, uno sforzo di immedesimazione e per certi versi di immaginazione, condotto scavando nella massa indistinta che definiamo genericamente come ceti umili, classi medio-basse, per tirare fuori le persone e le loro storie, setacciando le unità abitative alla ricerca di quei luoghi muti che hanno ripreso vita.

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Essere donna nell’antica Pompei 

Un’indagine a tutto tondo sulla condizione femminile nel mondo antico attraverso lo specchio di Pompei: dai vertici della società civile alla folla variegata di humiliores che, negli ultimi anni, hanno riconquistato la scena nelle ricerche sul campo sulla città sepolta.

Donne libere, liberte, schiave, nella funzione di mogli, figlie, concubine, nelle diverse fasi della vita, dalla nascita, alla infanzia, al matrimonio, alla maternità, alla morte.

Grazie alla combinazione di tutti i registri narrativi a disposizione come iscrizioni e graffiti, statue, rilievi e affreschi, oggetti d’uso e gioielli, emerge con chiarezza la centralità dell’universo femminile nella civiltà romana.

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Il restauro della casa dei Vettii

“Se il sito di Pompei e il territorio dell’antica città rappresentano un grande museo all’aperto, un parco diffuso che racconta un intero ecosistema, i cantieri di restauro, le attività di manutenzione e le ricerche sul campo che garantiscono quotidianamente la conservazione e la fruizione del patrimonio archeologico testimoniano quell’insieme di pratiche, di saperi, che non solo rendono il parco un luogo vivo, in continua evoluzione, ma lo caratterizzano come uno straordinario laboratorio di sperimentazioni, di conoscenze e di soluzioni innovative”, ha detto Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei.

La Casa dei Vettii è senza dubbio una delle case più celebri di Pompei e del mondo romano. Portata in luce tra il mese di agosto del 1894 ed il giugno 1895, sotto la direzione di Antonio Sogliano, è nota per la ricca e ben conservata decorazione pittorica e per lo splendido arredo scultoreo del giardino.

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Pompei ieri e oggi

L’opera è dedicata ai nuovi scavi di Pompei che hanno interessato la città antica dal 2017, una nuova stagione di ricerche che è stata l’occasione non solo per fare grandi scoperte, ma soprattutto per sperimentare un metodo nuovo di approccio allo scavo archeologico pompeiano.

Attraverso le parole di Massimo Osanna, Direttore generale della Soprintendenza di Pompei dal 2016 al 2020, e la campagna fotografica di Luigi Spina, il volume è un invito a riflettere sulla straordinaria vicenda di Pompei, a ragionare sui molteplici aspetti in cui si declina la storia di un luogo che non solo ha segnato l’avvio della ricerca archeologica europea sul mondo classico.

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Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae

Non di recentissima uscita ma molto interessante, voglio proporvi il volume ‘Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae’ edito da Laterza.

Il panorama completo e aggiornato dei siti archeologici e delle raccolte museali d’Italia, in una trattazione organica e sistematica.

Sulla base di fonti storiche autorevoli e degli esiti più aggiornati della ricerca, queste guide, articolate per aree geografiche e itinerari, raccontano le antiche civiltà che hanno abitato il nostro territorio e vi hanno lasciato traccia nell’intero arco della loro esistenza.

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Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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