Carnevale di Viareggio 2025: ecco i carri allegorici, in attesa del verdetto finale
Questo pomeriggio il verdetto: quali saranno i carri allegorici e le mascherate del Carnevale di Viareggio 2025 a salire sul podio?
La giornata è iniziata con i migliori degli auspici, baciata dal sole e si prevede un martedì grasso esplosivo, ricco di coriandoli, colori e allegria. C’è grande attesa per conoscere i risultati che arriveranno in serata, prima dei fuochi artificiali che concluderanno questa strepitosa edizione del carnevale.
Ho visto nascere una a una quelle costruzioni in carta a calco. Nei mesi scorsi sono andato diverse volte agli hangar nella Cittadella del Carnevale e ho avuto modo di intervistare e parlare con i maestri carristi. Non a caso vengono chiamati maghi della cartapesta. la loro genialità mi stupisce sempre.
Quest’anno hanno sfilato sui viali a mare 9 carri di prima categoria, 4 di seconda, 8 mascherate in gruppo, 8 maschere isolate e diverse pedane aggregative fuori concorso.
Sic transit gloria mundi di Carlo e Lorenzo Lombardi
La costruzione allegorica narra l’immaginaria elezione di una papessa come guida della Chiesa Cattolica. Pur trattandosi di una figura inesistente, questa narrazione, evocativa e provocatoria, serve a stimolare una riflessione profonda sul ruolo delle donne all’interno della Chiesa di Roma.
Sollecitando una nuova visione di inclusività e uguaglianza, mettendo in discussione le tradizioni secolari e aprendo la strada a una rinnovata interpretazione del ruolo femminile nella fede e nella governance ecclesiastica.
Il mostro ha paura di Jacopo Allegrucci
Attraverso il mostro, raccontato nel romanzo gotico e fantascientifico “Frankenstein” di Mary Shelley, il costruttore affronta il tema della diversità, per cercare di abbattere quel muro “che si intromette tra noi e la meraviglia dell’ignoto”, perché “ciò che rende il mondo bello è il fatto che siamo tutti diversi”.

La felicità è come una farfalla di Luigi Bonetti
In un’epoca in cui la tecnologia e la comunicazione ci costringono a ritmi frenetici e all’accumulo di beni materiali, dimentichiamo che la vera felicità non sono gli oggetti, ma le emozioni.
Citando lo scrittore americano Nathaniel Hawthorne, secondo il quale “la felicità è come una farfalla, se la insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti fermi tranquillamente si può posare anche su di te”, il costruttore ci invita a ritrovare la felicità in nuovo rapporto più vero e sincero con la natura.
La tempesta di Lebigre e Roger
Viviamo tempi turbolenti in una realtà complicata da guerre, povertà, con i diritti dei più deboli dimenticati e venduti a vantaggio del profitto di pochi e con un’economia folle e cannibale.
E allora? Ci vorrebbe una bella Tempesta impertinente, colorata e potente che ci ridia lo slancio di un grande spirito. Una grande sciamana che spazzi via male, egoismo, indifferenza che faccia sprigionare l’energia di una nuova primavera.
Per una sana e robusta costituzione di Alessandro Avanzini
Trent’anni di governi più o meno colorati con la nascita della seconda Repubblica: dall’azzurro al rosso-stinto, dal giallo-rosso al giallo-verde, dal grigio fino al nero. Tante ambizioni di riforma del Paese, con una caratteristica principale: il rafforzamento autoreferenziale del potere politico.
Apice della parabola, il premierato a vocazione populista del Presidente Meloni rappresenta la principale sfida per la Costituzione Italiana.
La grande condottiera di Luca Bertozzi
Maria De Filippi è la regina incontrastata per audience e gradimento. La sua capacità di guidare le tendenze e influenzare il gusto del pubblico fanno di lei “la Grande Condottiera”.
E’ la Giovanna d’Arco dei nostri tempi, una leader innovativa che con il suo esercito di star e grotteschi personaggi, conquista e difende il Regno del Biscione.

Social di Massimo e Alessandro Breschi
Nell’era dei social media, viviamo paradossalmente sempre più connessi, ma sempre più isolati. Le antenne proliferano, mutando i paesaggi, e le persone sprofondano nell’alienazione. Gli ‘hikikomori’, isolati totalmente e comunicanti solo con la tecnologia, sono l’emblema estremo di questa società iperconnessa, ma emotivamente distaccata, in cui di “social” c’è ben poco. Sarà forse un volo di farfalle bianche a renderci di nuovo protagonisti dei nostri sogni?
Come tu mi vuoi di Umberto, Stefano, Michele e Jacopo Cinquini
“Stretta legata ad un filo che non ti fa vivere come sei, apparire è il tuo solo valore per accontentare la società. Agghindata da marche e gioielli hai perso tempo a inseguir vanità, ma non sei che un prodotto senza proprietà”.
E’ questo il ritratto allegorico della contemporaneità, inquadrata attraverso filtri e algoritmi dei social.
Nuova generazione… balliamo sul mondo di Roberto Vannucci
Esiste una nuova generazione composta da coloro che una volta erano considerati anziani. Questi uomini e donne oggi sono moderni, desiderosi di godersi la vita, imparare, viaggiare e gestire il proprio tempo.
Con entusiasmo frequentano palestre, teatri, cinema, usano il computer e tornano a studiare. Conoscono il valore di uno sguardo complice, una frase intelligente e di un sorriso esperto. Sono una generazione vitale e senza l’etichetta della terza età

E’ tardi è tardi è tardi di Matteo Raciti
Nella frenetica società della performance non abbiamo mai tempo. Come nevrotici e stressati bianconigli dobbiamo stare sempre al passo degli altri, vincere ad ogni costo, avere successo, apparire.
La costante insoddisfazione ci spinge verso obiettivi spesso irraggiungibili, senza conoscere le nostre più intime aspirazioni e ciò che ci rende davvero felici.

Gli ultimi eroi dell’innocenza di Fabrizio e Valentina Galli
I bambini sono l’ultima speranza per un futuro di Pace. Nelle Terre di mezzo, dove la Guerra, come un Male Oscuro, dilaga e distrugge, rimane accesa una piccola Luce, il coraggio dei bambini, essa sarà la chiave per liberare la Pace prigioniera.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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