Villa Farnesina a Roma è un luogo ricco di capolavori ma continua a regalarci sorprese straordinarie e inaspettate.

Durante un intervento di routine eseguito da un gruppo di elettricisti con il compito di revisionare dei cavi nell’intercapedine della volta dell’atrio, è stata fatta una scoperta sorprendente.

In quella zona è stato rinvenuto dapprima un putto affrescato nel Seicento di grandi dimensioni e poi è stata notata al suo fianco la scena di un paesaggio autunnale e, poco distante, la figura di un altro putto ma privo di testa.

Proseguendo l’ascesa nell’intercapedine, attraverso un’apertura posizionata al di sopra della superficie esterna della volta, il gruppo di operai ha potuto ammirare un intero cielo dipinto popolato da putti che si muovono attorno allo stemma dei Farnese.

Il committente di quei dipinti fu Ranuccio II Farnese che volle aggiungere ai cicli dei capolavori cinquecenteschi commissionati da Agostino Chigi, primo proprietario della villa, qualcosa più adatto a soddisfare i gusti del suo tempo.

Chi ha realizzato quegli affreschi?

“Siamo sicuri di poter attribuire queto nuovo ciclo di decorazioni seicentesche nell’intercapedine allo stesso momento storico in cui avviene un restauro ad opera del famoso pittore Carlo Maratti”, afferma Virginia Lapenta, conservatrice di Villa Farnesina ai microfoni della giornalista Rai Donatella Ansovini

Come mai quei capolavori fino al momento non erano stati visti da nessuno?

Dovete sapere che tra il 1861 e il 1863 Villa Farnesina fu sottoposta a importanti interventi di restauro, soprattutto nella zona del del pianterreno, modificata radicalmente rispetto all’idea cinquecentesca che aveva avuto Baldassarre Peruzzi per Agostino Chigi.

L’architetto incaricato delle modifiche, Antonio Sarti, si trovò a far fronte a danni strutturali importanti causati dal sovraccarico dei muri sopra le volte ed eseguì interventi di consolidamento.

La sala principale fu separata in due differenti sezioni parti aggiungendo alcuni ambienti di servizio tra i quali un vano per l’ascensore.

La scoperta degli affreschi è dovuta al fatto che furono risparmiati proprio dall’inserimento del vano per l’ascensore. Oggi quelle pitture divengono un’importante novità per comprendere meglio la fase decorativa seicentesca della Villa.

Quando e come potranno essere visti gli affreschi

I dipinti appena rinvenuti potranno essere ammirati mediante apparati digitali e la campagna fotografica condotta da Luigi Spina.

La presentazione ufficiale verrà fatta il 5 novembre durante un convegno dell’Accademia Nazionale dei Lincei, tenuto in concomitanza con l’apertura di una mostra dedicata alla Villa Farnesina e agli artisti attivi a Roma nel Seicento.

L’esposizione, curata da Alessandro Zuccari e Virginia Lapenta, rimarrà aperta fino al 12 gennaio 2025.

Orari

Apertura tutti i giorni dal martedì alla domenica ore 10:00 -19:00 (ultimo ingresso ore 17 –
Villa Farnesina + Mostra; ore 18 solo Villa Farnesina o solo Mostra). Lunedì chiuso

+(39) 06 680 272 68 – farnesina@lincei.it
Giorni di chiusura/ Closing days
ogni lunedì (tranne lunedì 6 gennaio 2025)
25 e 26 dicembre 2024
1 gennaio 2025

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Exceptional discovery at Villa Farnesina: previously unseen frescoes found

Villa Farnesina in Rome is a place full of masterpieces but continues to give us extraordinary and unexpected surprises.

During a routine intervention carried out by a group of electricians who had the task of inspecting cables in the cavity of the vault of the atrium, a surprising discovery was made.

In that area, a large-sized putto frescoed in the seventeenth century was first found and then a scene of an autumn landscape was noticed next to it and, not far away, the figure of another putto but without a head.

Continuing the ascent in the cavity, through an opening positioned above the external surface of the vault, the group of workers was able to admire an entire painted sky populated by putti moving around the Farnese coat of arms.

The patron of those paintings was Ranuccio II Farnese who wanted to add to the cycles of sixteenth-century masterpieces commissioned by Agostino Chigi, the first owner of the villa, something more suited to satisfy the tastes of his time.

Why had those masterpieces not been seen by anyone until then?
You should know that between 1861 and 1863 Villa Farnesina underwent major restoration work, especially in the ground floor area, radically modified compared to the sixteenth-century idea that Baldassarre Peruzzi had had for Agostino Chigi.

The architect in charge of the changes, Antonio Sarti, found himself dealing with significant structural damage caused by the overloading of the walls above the vaults and carried out consolidation work.

The main hall was separated into two different sections, adding some service areas including a shaft for the elevator.

The discovery of the frescoes is due to the fact that they were spared by the insertion of the elevator shaft and become an important novelty to better understand the seventeenth-century decorative phase of the Villa.

The newly discovered paintings can be admired through digital devices and the photographic campaign conducted by Luigi Spina. The official presentation will be made on November 5 during a conference of the Accademia Nazionale dei Lincei, held in conjunction with the opening of an exhibition dedicated to the Villa Farnesina and the artists active in Rome in the seventeenth century.

The exhibition, curated by Alessandro Zuccari and Virginia Lapenta, will remain open until January 12, 2025.

For the moment, yours truly Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment to see you in the next posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti