Vai al contenuto

‘Frida: donna, artista e icona’. Passione e ribellione nel libro pubblicato in occasione dei 70 anni dalla sua morte

“Se non siamo i nostri colori, i nostri profumi, la nostra gente, cosa siamo? Niente”, diceva Frida Kahlo, la celeberrima artista messicana nata alla vigilia della sommossa guidata da Villa e Zapata.

I colori sgargianti che si ritrovano nelle sue opere sono gli stessi che si ritrovano negli huipil e nelle enagua, i due abiti tradizionali messicani femminili. Il dolore percettibile nelle opere più drammatiche di Frida son quelli che le attraversarono corpo e anima per tutta l’esistenza.

immagine pagine 186-187
© Bettmann/Getty Images
Annunci

Ho avuto la buona sorte di avere fra le mani il volume “Frida. Donna, artista, icona” scritto da Chiara Pasqualetti Johnson e pubblicato dalla White Star che uscirà domani 17 settembre e ne sono rimasto affascinato.

D’altro canto è difficile non subire il fascino della passione incendiaria di Frida Kahlo divenuta nel corso degli anni un’icona non solo per il mondo dell’arte. Ribelle alle convenzioni sociali, riuscì a trasformare i suoi difetti fisici in punti di forza divenendo un punto di riferimento per più di una generazione.

immagine pagina 08-09
© Bettmann/Getty Images

Annunci

“Sono nata con una rivoluzione. Il giorno era cocente. Mi ha infiammato per il resto della mia vita. Da bambina, crepitavo. Da adulta, ero una fiamma” Frida Kahlo

immagine pagine 04-05
© Hulton Archive/Stringer/Getty Images
Annunci

Curava in modo maniacale il suo aspetto per rendersi sempre ben riconoscibile a prima vista. Non dismetteva mai gli abiti Tehuana così come i gioielli tipici messicani. Il suo modo di vestire e di acconciare i capelli erano di fatto un’estensione del suo essere un’artista a tutto tondo, istrionica e mai banale.

Sembrava quasi avesse la capacità di trasformare ogni pensiero e cosa sfiorata finanche da lontano in arte. Basta pensare per esempio alla Casa Azul di cui nel volume ne compaiono mirabili scatti.

immagine pagine 156-157
© Vintage_Space/Alamy Foto Stock
Annunci

Frida amava farsi fotografare e tutt’oggi esistono centinaia di scatti che la ritraggono. Furono spesso le donne fotografe amiche a immortalarla attraverso il proprio sentire come Tina Modotti ma mirabili scatti furono fatti anche da amici e amanti come Nickolas Muray.

Appassionata, dolente, intraprendente e piena di vita, Frida Kahlo trascina nel suo mondo basato sulle sue drammatiche vicissitudini, le sue opere e i suoi incontri.

immagine pagine 12-13
© GRANGER
Historical Picture Archive/ Alamy Foto Stock
Annunci

Chiara Pasqualetti Johnson, l’autrice del libro “Frida. Donna, artista, icona” ripercorre l’esistenza dell’artista ma approfondisce in modo particolare tutte quelle vicende talvolta poco note che il mito di Frida ha oscurato. Sono le vicende personali che hanno contribuito a rendere l’artista messicana quella che diventò e quella che tutt’oggi viene apprezzata in tutto il mondo.

Frida riuscì a costruirsi pezzo dopo pezzo un’identità più autentica di quella che aveva, attraverso l’arte e la costruzione di sé stessa.

immagine pagine 26-27
© ARCHIVIO GBB/Alamy Foto Stock
Annunci

“Era l’inizio del secolo scorso, eppure il messaggio che Frida lanciò suona straordinariamente attuale. Aveva già capito che l’identità̀ è qualcosa di fluido, che puoi sceglierti e costruirti, indipendentemente dal genere, dalle origini, dalle convenzioni, dall’orientamento sessuale. Ha insegnato al mondo che le
imperfezioni fisiche non vanno nascoste bensì valorizzate, fino ad elevarle a emblema di forza e di emancipazione”
,
scrive nella prefazione l’autrice.

Regale nelle movenze quando si mostrava in pubblico, Frida visse una vita fatta di sofferenze fisiche. Fino all’ultimo respiro seppe dimostrare coraggio senza darsi mai per vinta per mantenere fede a quel motto che sempre la guidò e che dipinse con il rosso nella sua ultima opera: Viva la vida.

immagine pagine 48-49
© Glasshouse Images/Alamy Foto Stock
Annunci

“Io non sono malata, ma sono rotta, distrutta. Sono felice solo quando dipingo”Frida Kahlo

Fatevi un regalo: il volume “Frida. Donna, artista, icona” non è solo bello dal punto di vista grafico e contiene scatti meravigliosi, alcuni dei quali semi-sconosciuti ma è un approfondimento sulla sua esistenza che vi consiglio di godervi dall’inizio alla fine.

Copyright copertina
© Bettmann/Getty Images
Annunci

“Mi piacerebbe dipingerti, però non esistono colori per farlo al meglio. Neppure la mia confusione
che è la forma concreta del mio amore”
, scrisse Frida a Diego Rivera.

Il libro “Frida. Donna, artista, icona” lo trovate QUA.

mmagine pagine 216-217
© Imageplotter/Alamy Foto Stock
Annunci

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

© Riproduzione riservata

Annunci
Annunci

Sostienici – Support Us

Se questo blog ti piace e ti appassiona, puoi aiutarci a farlo crescere sempre più sostenendoci in modo concreto condividendo i post, seguendo le pagine social e con un contributo che ci aiuta ad andare avanti con il nostro lavoro di divulgazione. . ENGLISH: If you like and are passionate about this blog, you can help us make it grow more and more by supporting us in a concrete way by sharing posts, following social pages and with a contribution that helps us to move forward with our dissemination work.

10,00 €

  • Bartolo Cattafi: fra libro di poesia e libro d’arte. La recensione

    Nuova lettura. Bartolo Cattafi fra libro di poesia e libro d’arte di Silvia Frailes, pubblicato da Olschki Editore, esplora il legame unico tra poesia e arti visive. Cattafi non è solo poeta: i suoi libri diventano vere opere d’arte, dove parola, immagine e forma dialogano…

  • La Madonna della Scala: il mio primo capolavoro

    🇮🇹La Madonna della Scala, custodita oggi di consueto a Casa Buonarroti, è la mia prima opera scultorea arrivata fino ai vostro giorni. Avevo sedici anni quando terminai di metter mano a quello stiacciato che imita ma oltrepassa lo stile di Donatello… 🇬🇧The Madonna della Scala, now housed as usual at Casa Buonarroti, is my first…

  • La Natività in costume romano di Jean Baptist Lodewyck Maes

    🇮🇹 Il sacro diventa quotidiano. Nella Natività in costume romano, Jean Baptist Lodewyck Maes porta la nascita di Cristo nella Roma dell’Ottocento. Un messaggio universale, raccontato con volti e abiti familiari… 🇬🇧The sacred becomes everyday. In the Nativity scene in Roman costume, Jean Baptist Lodewyck Maes brings the birth of Christ to 19th-century Rome. A…

Annunci

1 commento »

Scrivi una risposta a Michelangelo Buonarroti Cancella risposta