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La Fonte Gaia a Siena

La Fonte Gaia è la più grande e importante fontana pubblica di Siena e si trova nel cuore pulsante della città: Piazza del Campo.

Tanto fu grande la gioia con cui venne accolta lo sgorgare delle fresche acque dagli abitanti nel momento della sua inaugurazione nel 1346 che venne rinominata appunto Fonte Gaia.

Fu progettata da Jacopo della Quercia e per alimentarla fu costruita un’opera idraulica laboriosa che richiese la realizzazione di trenta chilometri di galleria sotterranea per fare arrivare l’acqua fino alla Fonte.
Jacopo della Quercia però aveva scelto un marmo non appropriatissimo per questo tipo di lavori, ovvero quello della Montagnola senese. Poco resistente alle intemperie e al passare degli anni, le sculture cominciarono a cedere allo scorrere del tempo.

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Le fontane pubbliche non erano esclusivamente un abbellimento dei luoghi simbolo della città un tempo ma venivano adoperate costantemente per far bere gli animali, per attingervi acqua, per lavarsi e per lavare panni.

Il danno più grande subito dalla Fonte Gaia risale al 1743 quando un tale, per vedere meglio il palio, si arrampicò su una delle sculture a tutto tondo di della Robbia e la ruppe in chissà quanti pezzi. Il povero sventurato morì sul colpo.

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Tanto era il degrado del materiale che nel 1859 fu deciso di sostituire la fonte di Jacopo con una copia in marmo di Carrara a opera di Tito Sarocchi.

La copia dell’originale Fonte Gaia visibile oggi in Piazza del Campo venne spostata in posizione più centrale rispetto all’originale e protetta da una cancellata realizzata da Giuseppe Partini.

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Che fine fecero i rilievi di Jacopo della Quercia? Dopo un attento e lungo restauro oggi sono visibili presso il Museo di Santa Maria della Scala. Anche le sculture realizzate da Sarocchi non sono più in piazza ma nel medesimo museo e sostituti con copie novecentesche.

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