Il Cristo Risorto non piacque al marchese de Sade
A quanto pare il marchese de Sade non amò particolarmente il mio Cristo Risorto. Lo considerava troppo vigoroso, troppo umano e troppo poco divino. Quante volte mi son sentito dire la stessa tiritera nel corso della vita mia e pure dopo? Boh, ho perso pure il conto.
La considerò un’opera degna di essere ammirata solo dalle genti più umili, quelle non avvezze alla raffinatezza…come se solo i tratti gentili fossero roba da intenditori.
Nel suo Viaggio in Italia scrisse nel 1775:
“Santa Maria sopra Minerva, chiesa di Domenicani… Si vede la statua del Cristo che porta la croce, opera di Michelangelo…gli ha dato troppo vigore e troppa forza: ne ha fatto un facchino. Il popolo, e soprattutto le pie donne, che preferiscono questi tratti a una fisionomia più raffinata, indubbiamente provano una tale devozione per questa statua al punto che il piede di marmo si è consumato a furia di baci, e si è stati obbligati a rivestire questo piede con un coturno di bronzo, che le povere comari baciano lo stesso e che probabilmente sarà pure consumato fra poco”.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e i suoi quotidiani racconti









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