Sfregiato il monumento funebre del Beato Angelico: che i cretini mai abbiano pace
Non c’è pace nemmeno per i morti. Nemmeno per quelli che hanno fatto la stora, che hanno aricchito questo Paese di bellezza, che odoravano di santità e che cercano di riposare in un luogo sacro.
Qualche ora fa, all’interno della stupenda chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma, la stessa che accoglie il mio Cristo Risorto, degli stupidi hanno colpito più di una volta il suo monumento funebre. Difficile dire qualcosa in questa circostanza che non suoni come un’improperio, una maledizione, un’imprecazione assai accorata.
Il Beato Agenlico, patrono universale degli artisti come venne dichiarato nel 1984, guarderà dall’alto quei cretini scuotendo la testa…all’idiozia pare non sia possibile porre rimedio.
« Qui giace il venerabile pittore Fra Giovanni dell’Ordine dei Predicatori. Che io non sia lodato perché sembrai un altro Apelle, ma perché detti tutte le mie ricchezze, o Cristo, a te. Per alcuni le opere sopravvivono sulla terra, per altri in cielo. la città di Firenze dette a me, Giovanni, i natali. » recita l’epigrafe.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti assai sgomento…









all’ignoranza delinquenziale non c’è mai fine, vorrei tanto che fossero ripristinate antiche torture agli arti per determinati crimini al patrimonio.
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Sulle torture non certo d’accordo: preferisco sempre costruire che distruggere soprattutto se si parla di persone. Lavori socialmente utile per qualche anno a titolo gratuito…ma qua l’impunità è diventata consuetudine ahimè
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se fossero applicate e rispettate le leggi in vigore non si richiamerebbero neppure per scherzo certe bassezze umane, ma ad oggi mi risulta che scontino pene solo i ladri di polli
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E’ proprio quello il punto: la certezza della pena è una chimera
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