I miei occhiali e Vittoria
E’ tutta la mattina che cerco gli occhiali e non riesco a trovarli da nessuna parte. Se me l”ha presi un’altra volta il Machiavelli mi sente! Quello sarebbe capace di tutto pur di farmi ammattire.
Ne potrei comprare un altro paio ma quelli che ho sono un caro ricordo della mia amica Vittoria che conservo come un cimelio prezioso.
Sapete, dopo aver passato molto tempo a dipingere i due affreschi della Cappella Paolina, la mia vista non era più quella di un tempo. Spesso ci vedevo doppio e la messa a fuoco era un’impresa non da poco.
La mia amica Vittoria Colonna chiese a qualche suo amico di prestarmi un paio dei propri occhiali. Al tempo erano oggetti preziosissimi, ricercati e soprattutto rari. La Vittoria organizzò per l’occassione un incontro con Alvise Priuli, il Flaminio e Reginald Pole: il nucleo di spirituali riformisti della Chiesa, in disaccordo con lo strapotere temporale del papato. Alla fine di quella discussione gli occhiali che arrivarono a me furono quelli di Pole.
Li tenni solo per un breve periodo perché Vittoria aveva già ordinato per me dei vetri a Venezia che avrebbe poi fatto montare su un raffinato piede in argento dorato. Sono quelli che porto ancora e non me ne separerei mai se non fosse che di tanto in tanto qualcuno li prende senza chiedermi il permesso, mannaggia a loro!
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti che ora se ne va a cercare un caffè come si deve!
Prova bella di amicizia quella di Vittoria Colonna, amica di Veronica Gambara, che a sua volta, nella corrispondenza non esitava a chiedere ai suoi amici di acquistarle articoli vari se viaggiavano in luoghi dove erano reperibili!Non c’era internet e l’amicizia era veramente tale.
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