Le cose inutili
E anche questa giornata sta volgendo al termine. Oggi chi voleva visitare la mia Firenze s’è dovuto armare d’ombrelli. Avete presente come sia difficile attraversare da parte a parte la Piazza del Duomo quando piove? Vista dall’alto sembra una distesa colorata di ombrelli aperti.
Se in alcuni giorni si fatica a camminare nelle strade più affollate, quando piove diventa un’impresa titanica. Io infatti l’ombrello lo lascio in Santa Croce: tanto mi riparo camminando al di sotto di quello degli altri.
Eh…l’ombrello è un’invenzione moderna, una delle vostre trovate. Ai miei tempi di quella roba lì non ce n’era e nemmeno se ne sentiva il bisogno. E si, il mercato funziona così: prima ti fanno intendere che una tal cosa è fondamentale per la tua esistenza e poi te la vendono a caro prezzo.
Mi basterebbe aver di nuovo fra le mani un blocco di marmo, ma di quello bono delle Cave di Carrara, un martello, una gradina e una subbia. Il resto lo lascio a voi, il superfluo non m’è mai interessato. M’hanno chiamato anche tirchio perché non ho mai sperperato averi in cose inutili ma a lungo andare avevo ragione io. Non trovate? Che bisogno avevo di circondarmi di cose inutili?
Il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta augurandosi che rinunciate a tutto ciò che davvero non vi serve. Non è salutare aver troppe cose inutili, datemi retta.









ti sei privato di cose inutili e ci hai lasciato tante cose tue bellissime. Grazie1
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