La cappella musicale di Santa Maria del Fiore e le sue fonti in un libro
Firenze ha molto da raccontare nell’ambito della musica sacra e una recente pubblicazione della Olschki Editore ne è la tangibile dimostrazione.
L’opera in tre volumi dal titolo ‘La cappella musicale di Santa Maria del Fiore e le sue fonti’ ci porta dentro il Duomo di Santa Maria del Fiore narrando la vita e la musica della sua cappella musicale, dal Rinascimento fino all’Ottocento.
La Cappella musicale di Santa Maria del Fiore per secoli è stato uno dei centri più importanti della vita musicale fiorentina. Venne fondata nel Quattrocento con il compito di accompagnare le celebrazioni liturgiche della cattedrale con cori e strumenti.
Al contempo si impegnò nell’incentivare l’evoluzione della polifonia sacra. Tra i suoi maestri di cappella si annoverano personaggi di rilievo che contribuirono a creare un repertorio ricco e ricercato, comprensivo di musiche rinascimentali, barocche successivamente di musiche sette-ottocentesche.
La cappella non era dunque formata dal solo coro ma fungeva da laboratorio musicale. C’era la consuetudine di sperimentare nuove polifonie e lì si dava modo a nuovo musicisti e compositori di mettere a frutto i loro lavori.
Gli autori dei volumi Frank A. D’Accone e Gabriele Giacomelli, hanno realizzato un lavoro letterario di ricerca che ancora mancava. Da un lato raccontano la storia dei cori e dei maestri che animavano le celebrazioni liturgiche e dall’altro descrivono puntualmente i libri musicali custoditi nell’Archivio dell’Opera del Duomo di Firenze.
I libri de ‘La cappella musicale di Santa Maria del Fiore e le sue fonti’ sono arricchiti dalla trascrizione di numerosi spartiti. Addentrandosi nell’opera si può comprendere come e perché veniva cambiato l’organico dei cori e quali strumenti venivano suonati più o meno frequentemente durante le liturgie solenni.
Non manca il racconto del passaggio dei compositori che furono capace di lasciare il segno, dal Rinascimento fino al periodo barocco e oltre. Tre volumi che sono una vera miniera di informazioni per chi è appassionato di polifonie e cori sacri ma anche per chi vuole iniziare a capirne un po’ di più.
Alcuni dettagli tecnici forniti dagli autori sui tanti manoscritti possono sembrare ostici per chi non mastica musica tutti i giorni ma è impagabile scoprire e approfondire il valore che ebbe nel corso dei secoli la cappella musicale di Santa Maria del Fiore.
Quello che è certo è che non sono libri dedicati solo agli studiosi ma anche ai curiosi come me che hanno sempre voglia di imparare qualcosa di nuovo.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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