Vai al contenuto

I’ conosco e’ mie danni

Aspettando che nasca ancora una volta il sole ma in attesa di pioggia battente, riporto alla mente qualche verso scritto anni or sono. Prendo la giacchetta e esco fuori da Santa Croce…oramai questa tomba, seppure bella, mi sta stretta.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti

La ragion meco si lamenta e dole,
parte ch’i’ spero amando esser felice;
con forti esempli e con vere parole
la mie vergogna mi rammenta e dice:
    – Che ne riportera’ dal vivo sole
altro che morte? e non come fenice. –
Ma poco giova, ché chi cader vuole,
non basta l’altru’ man pront’ e vittrice.
    I’ conosco e’ mie danni, e ‘l vero intendo;
dall’altra banda albergo un altro core,
che più m’uccide dove più m’arrendo.
    In mezzo di duo mort’ è ‘l mie signore:
questa non voglio e questa non comprendo:
così sospeso, el corpo e l’alma muore.

2011_firenze_notte_bn033.jpg

Leave a Reply