All’ombra di San Martino: gli 850 anni di arte, storia e devozione della cattedrale di Lucca
La cattedrale di San Martino di Lucca fin dal Medioevo è stata il fulcro della vita cittadina e non solo. Luogo di scambi e decisioni politiche, religiose e fondamentale punto di incontro per la società.
Fra le sue mura e gli splendori artistici e architettonici si sono incontrati mercanti, hanno discusso delle sorti della città chi ne teneva le redini e la liturgia religiosa talvolta ha fatto da scenario a importanti incontri, fondamentali per le buone sorti di Lucca.
Il libro appena pubblicato da Olschki Editrice “All’ombra di San Martino. Arte, storia, devozione” a cura di Annamaria Giusti ed Emanuele Pellegrini, è il resoconto del convegno internazionale che porta il medesimo titolo e ha avuto luogo nel novembre 2021, in occasione delle celebrazioni dei 950 anni della consacrazione della cattedrale.
Dal volume emerge un quadro complesso, articolato che aiuta a meglio comprendere l’importanza che ha avuto in questioni religiose, sociologiche e politiche il duomo di Lucca.
Ho trovato particolarmente interessanti ed esaustivi gli interventi dedicato all’immagine di San Martino nel duomo di Lucca, quello dedicato al prezioso Volto Santo attualmente in restauro e alle sculture del portico.
Sappiamo che la devozione del Volto Santo non solo è molto antica ma riguarda tutta l’Europa “I mercanti lucchesi, come già notammo più volte, da per tutto ove recavansi ad aprir fondachi e a metter banchi, portavano la divozione del Volto Santo, gli consecravano cappelle e gli erigevano altari” come scriveva nel 1881 il sacerdote di Lucca Americo Guerra.
Vista la mia passione per il Rinascimento, non potevo non appassionarmi alla parte in cui Biferali disquisisce sul dipinto dell’Allori.
Il libro è suddiviso diciannove in interventi in lingua prevalentemente italiana, poi inglese e un solo intervento in francese.
- “L’anno 1070 a Lucca e altrove. al di fuori dalle mura, al di là dei muri” di Amos Bertolacci
- “La figure de Saint Martin chez Gregoire” le Grand di Bruno Judic
- “Le antiche dedicazioni degli altari della cattedrale: alcuni esempi” di Raffaele Savigni
- Forma della chiesa e della città: la cattedrale di San Martino e la liturgia stazionale a Lucca” di Carlotta Taddei
- “Le sculture del portico: nuove osservazioni su un problema aperto” di Annamaria Ducci
- “San martino in San Martino: scelte iconografiche e strategie di comunicazione nel corredo scultoreo della facciata del duomo di Lucca nel Duecento” di Valerio Ascani
- “Cavaliere e vescovo. L’immagine di San Martino nel duomo di Lucca” di Marco Collareta
- “The Bianchi og 1399 at Lucca: navigating a medieval popular religious revival” di A. Lee
- “Prosecution for usury in the episcopal court under Nicolao Guinigi, bishop of Lucca, 1394-1436” di Christine Meek
- “Alcune note sull’arte del cuoio nelle Fiandre” di Stefano Martinelli
- “The Chapel of Volto Santo in the church of St Sepulchre in Paris” by Geoffrey Nuttal
- “Della cappella nostra di Santa Croce: pratiche devozionali” di Laura Galoppini
- “The recovery and significance of the Lucca choirbook” by Reinhard Strohm
- “La cattedrale di San Martino e la sollevazione degli straccioni “ di Renzo Sabbatini
- “Predicazione e vita religiosa a Lucca tra riforma e controriforma” di Michele Camaioni
- “Pittura e controriforma a Lucca. Il caso della Presentazione di Maria al Tempio di Alessandro Allori” di Fabrizio Biferali
- “Muzio Oddi in San Martino” di Paolo Bertoncini Sabatini
- “Immagini d’arte, immagini di devozione” di Paola Betti
- “La cattedrale di san Martino tra Otto e Novecento” di Bertelli, Carlenzi e Ghezzi
Il libro “All’ombra di San Martino. Arte, storia, devozione” è corredato da un ricco apparato fotografico che consente di apprezzare le opere custodite all’interno della cattedrale come per esempio lo splendido dipinto della Presentazione di Maria al tempio dell’Allori o la scenografica Ultima Cena, capolavoro del Tintoretto.
Il libro “All’ombra di San Martino. Arte, storia, devozione” lo trovate QUA.
Per il momento il vostro michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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