Vai al contenuto

La dote della Vincenzia

L’Urbino stava male. Oramai non riusciva più a reggersi sulle gambe e trascorreva notte e giorno a letto.

Francesco Amadori, che chiamavo l’Urbino, fu il mio uomo di fiducia per 25 anni: dal 1530 fino al giorno in cui passò a miglior vita, il 3 gennaio del 1556.

Era il primo giorno di gennaio del 1554 quando mi convinsi a cercare aiuto altrove. Come vi ho detto l’Urbino oramai non era più la mia spalla e aveva bisogno di continue cure. Stava con me a Roma, nella casa di Macel de Corvi, ma non riuscivo più a onorare i miei impegni lavorativi, star dietro alle cose di casa, far commissioni e occuparmi anche del mio caro amico che stava sempre peggio. Giorno dopo giorni mi pareva che Francesco s’avvicinava sempre di più al Padreterno.

Annunci

Così presi a star con noi la Vincenzia, una ragazza giovane e sempre allegra. Era la figliola di Michele pizzicarolo che viveva poco distante da casa mia. I patti erano chiari: sarebbe rimasta al mio servizio almeno quattro anni e io mi sarei occupato di farle la dote per maritarsi, dandole 50 scudi d’oro.

Mi pareva una proposta molto vantaggiosa sia per lei che avrebbe avuto un bel po’ di danari che per me, in quel momento alle prese con mille cose da fare.

La ragazza era tutta contenta per quella ghiotta occasione che le era capitata. Sbrigava le faccende tutti i giorni cantando e con lei pareva che in casa fosse arrivata la primavera, nonostante il freddo che c’era fuori dall’uscio.

Annunci

Pareva andasse tutto bene fino a quando, un ano e nove mesi dopo, irruppe in casa il su fratello Iacopo e se la portò via di forza. Non mi ricordo nemmeno che farufgliò ma mi parve un’omo pogo dabbene tanto che inveì pure contro l’Urbino febbricitante nel suo letto.

E meno male che non ero solo con l’Urbino in quel frangente: c’erano testimoni affidabili che potevano dar conto di quanto era successo. Erano arrivate infatti in giornata diverse persone fra le quali messer Roso de’ Rosi da Castello durante e Dionigio che lavorava alla Fabbrica di San Pietro.

Annunci

Fatto sta che mi ritrovai un’altra volta senza aiuti, senza l’allegrezza della Vincenzia e lei non poté avere la dote che tanto desiderava per sposarsi.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui socia.

La Battaglia di Cascina Vi leggo un brano estratto dal libro del mio alter ego Michelangelus Bonarrotus Florentinus Faciebat che trovate QUA

Sostienici – Support Us

Se questo blog ti piace e ti appassiona, puoi aiutarci a farlo crescere sempre più sostenendoci in modo concreto condividendo i post, seguendo le pagine social e con un contributo che ci aiuta ad andare avanti con il nostro lavoro di divulgazione. . ENGLISH: If you like and are passionate about this blog, you can help us make it grow more and more by supporting us in a concrete way by sharing posts, following social pages and with a contribution that helps us to move forward with our dissemination work.

5,00 €

  • La Madonna con Bambino del Sassoferrato: capolavoro del Natale tra classicismo e spiritualità

    La Madonna con Bambino del Sassoferrato: capolavoro del Natale tra classicismo e spiritualità

    🇮🇹Il dipinto del Natale che vi propongo oggi è la Madonna con Bambino che le porge un frutto di Giovanni Battista Salvi, più noto come il Sassoferrato. La Vergine appare trasognata, assorta in un pensiero intimo, mentre porge alla luce il lato destro del volto… 🇬🇧The Christmas painting I’m featuring today is the Madonna and…

  • Bartolo Cattafi: fra libro di poesia e libro d’arte. La recensione

    Bartolo Cattafi: fra libro di poesia e libro d’arte. La recensione

    Nuova lettura. Bartolo Cattafi fra libro di poesia e libro d’arte di Silvia Frailes, pubblicato da Olschki Editore, esplora il legame unico tra poesia e arti visive. Cattafi non è solo poeta: i suoi libri diventano vere opere d’arte, dove parola, immagine e forma dialogano…

  • La Madonna della Scala: il mio primo capolavoro

    La Madonna della Scala: il mio primo capolavoro

    🇮🇹La Madonna della Scala, custodita oggi di consueto a Casa Buonarroti, è la mia prima opera scultorea arrivata fino ai vostro giorni. Avevo sedici anni quando terminai di metter mano a quello stiacciato che imita ma oltrepassa lo stile di Donatello… 🇬🇧The Madonna della Scala, now housed as usual at Casa Buonarroti, is my first…

Annunci

Leave a Reply