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L’anatomia che diviene musica, scrisse Boccioni

” In lui l’anatomia diviene musica. In lui il corpo umano è materiale quasi puramente architettonico. I corpi vengono mossi, negli affreschi e nelle statue, al di là del loro perché logico e le linee melodiche dei muscoli si inseguono con legge musicale, non con legge logica rappresentativa.” In questo modo Umberto Boccioni volle in poche righe descrivere la mia arte, la mia maniera di dipingere e scolpire i corpi che appaiono in costante movimento.

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