Questioni di giacchetta
Come probabilmente sapete, fra una scultura e l’altra, fra affreschi, disegni e versi, ho avuto anche il tempo per scrivere un mare infinito di lettere. La carta era preziosa, è […]
Fratelli noiosi e pretenziosi
La mia famiglia a Firenze mi chiedeva sempre danari quasi come se quei soldi fossero cosa loro.
Il 28 luglio del 1533: la lettera scritta a Tommaso de’ Cavalieri
Io a Firenze e lui a Roma e l'unico modo per rimanere in contatto erano le lettere. Tempi duri quelli in cui a fatica tentavo di sopravvivere a me stesso.
Quotidiane difficoltà
Se pensate che abbia avuto una vita agiata in mezzo ai danari siete un po’ fuori dal seminato. Vi regalo una lettera che inviai a Lionardo il Sellaio a Roma […]
Anni disperatissimi in quel di Seravezza
Stamani mi son messo a consultare vecchie carte che avevo sotto mano o meglio, erano finite sotto una panca e me l’ero proprio scordate. Si tratta di lettere che scrissi […]
Gli spiriti eletti e il fuoco che li anima
Io sono il più inclinato huomo all’amar le persone che mai in alcun tempo nascesse. ..
Vigilia di Natale: la lettera del mi fratello
Il giorno della Vigilia di Natale del 1507, il mi' fratello Buonarroto che si trovava in quel di Firenze, prese carta e penna per scrivermi una lettera.
Il colosso per Carrara che mi mancò di scolpire
Nell’aprile del 1505 me ne andai sulle cave di Carrara assieme ad un paio di fidati servitori per cercare i marmi da scolpire per il complesso monumentale di Giulio II. […]
Ricordando il mio assistente Urbino
Quando il mio amato assistente Antonio Mini partì per la Francia nel 1530, scelsi come nuovo garzone Francesco di Bernardino d’Amadore da Casteldurante, detto Urbino. A dire il vero non […]
