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Giovan Battista Foggini: architetto e scultore granducale a Palazzo Medici Riccardi

Firenze si prepara a celebrare la vita e l’opera del rinomato artista Giovan Battista Foggini attraverso una mostra monografica, che si terrà al prestigioso Palazzo Medici Riccardi dal 10 aprile al 9 settembre 2025. Questa iniziativa è promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e curata con attenzione da Riccardo Spinelli e Valentina Zucchi. L’evento si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il terzo centenario della morte dell’artista, offrendo così un’importante opportunità per rivedere e apprezzare l’eredità culturale di Foggini.

La mostra presenterà oltre 80 opere, che spaziano da sculture a disegni e manufatti, permettendo ai visitatori di immergersi nell’universo artistico di Foggini. Focus centrale sarà la sua carriera come scultore granducale e architetto di corte, ruoli nei quali ha saputo esprimere un’inconfondibile personalità creativa. Tra i lavori più significativi esposti, non possono mancare le celebri opere collocate nel Palazzo, come la magnifica Galleria degli Specchi, che rappresenta uno dei punti culminanti della sua produzione artistica.

Giovan Battista Foggini_Architetto e scultore granducale_Palazzo Medici Riccardi_Foto_Nicola Neri
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Palazzo Medici Riccardi, luogo emblematico di Firenze e prima residenza della famiglia Medici, rappresenta la cornice ideale per questa celebrazione, avendo ospitato nel tempo alcune delle opere più significative dell’artista, come gli interventi per la Galleria degli Specchi affrescata da Luca Giordano e le sale limitrofe, la contigua Biblioteca Riccardiana, la sistemazione antiquaria del cortile quattrocentesco, la stuccatura della loggia terrena sul giardino, il prolungamento della facciata michelozziana su via Cavour.

Il percorso espositivo è articolato in diverse sezioni tematiche, che permetteranno di esplorare vari aspetti della sua produzione, tra cui la scultura in marmo e bronzo, la sua abilità nell’ornamento architettonico e l’influenza che ha esercitato sulla statuaria monumentale del tempo. Le opere in mostra provengono da prestigiose collezioni nazionali e internazionali, contribuendo a conferire alla retrospettiva un respiro globale.

La mostra si apre con opere relative all’attività giovanile dell’artista, segnata dalla formazione a Roma presso l’Accademia fondata da Cosimo III, con disegni e lavori in terracotta come Il mito di Pigmalione, presentato all’Accademia di San Luca nel 1673, una Crocifissione con dolenti modellata a Roma e poi fusa in bronzo al rientro a Firenze, – con l’inedito bozzetto preparatorio-, la Strage dei figli di Niobe del 1674 e altri rilievi collocabili in quel periodo: Porsenna libera Clelia e le compagne dalla prigionia – collezione privata –, la Sacra famiglia il Ratto di Proserpina agli inferi, questi ultimi due del Museo Nazionale del Bargello.

Giovan Battista Foggini_Architetto e scultore granducale_Palazzo Medici Riccardi_Foto_Nicola Neri
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Segue una sezione dedicata alla scultura in bronzo, in cui si possono ammirare numerosi bronzetti ispirati alla letteratura antica, in particolare alle Metamorfosi di Ovidio, indicativi della scelta cultura letteraria dell’artista come dei suoi committenti, tra i quali si annovera il Granduca Cosimo III che ebbe modo di farne dono di alcuni all’Elettore del palatinato, suo genero avendone sposata la figlia Anna Maria Luisa. Le opere, provenienti da importanti collezioni italiane e internazionali, sono accompagnate da loro derivazioni in cera, porcellana di Doccia, gesso e biscuit, che ne attestano la fortuna e la diffusione. Sulle pareti sono esposte in grande formato pagine tratte dal Giornale del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, testimoni dell’instancabile vena creativa dell’artista.

In una delle sale sono visibili due degli otto ritratti di Casa Medici scolpiti da Foggini per il cardinale Francesco Maria de’ Medici – presente in effige, assieme a quella del cardinale Leopoldo (prestito del Museo del Louvre) -, mentre un altro settore di pregio della mostra è rappresentato dai lavori usciti dalle Manifatture di Galleria, che celebra l’attività di Foggini come responsabile dell’invenzione di tanti meravigliosi lavori realizzati dalla “Real Galleria e Cappella” (dal 1694). In mostra, il celebre Tavolo intarsiato in pietre dure di Palazzo Pitti e una serie di reliquiari sontuosi in bronzo, ebano e argento, straordinari per qualità tecnica e valore simbolico. Completano la sezione due bronzi tardi eseguiti per Anna Maria Luisa de’ Medici: Il Battesimo di Cristo (1723–24) e David e Golia, quest’ultimo, essendo mancata la possibilità d’avere in mostra la fusione ‘principe’ del bronzetto del 1722, conservata in Russia, è visibile nelle declinazioni da esso scaturite in cera e porcellana di Doccia.

Giovan Battista Foggini_Architetto e scultore granducale_Palazzo Medici Riccardi_Foto_Nicola Neri
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La sezione L’Antico e il Re Sole testimonia il prestigio internazionale dell’artista grazie alle commissioni ricevute da Luigi XIV di Francia, il Re Sole: in mostra L’Arrotino e Il Cinghiale, repliche da celebri sculture antiche delle collezioni medicee, inviate a Versailles nel 1684. Accanto, una versione in porcellana del Laocoonte (capolavoro ellenistico ritrovato a Roma nel 1506) derivata dalla copia del gruppo antico scolpita da Baccio Bandinelli, oggi agli Uffizi, e realizzata dalla Manifattura di Doccia dalle forme originali servite a Foggini per un bronzetto con questo soggetto, documento dell’interesse dello scultore per la statuaria classica e per la sua diffusione.

Il percorso si conclude con una sala dedicata ancora alla presentazione di alcuni capolavori usciti dalle Botteghe di Galleria,  fra cui una strepitosa cassetta intarsiata proveniente dal Minneapolis Institute of Art, alla grafica e alla documentazione storica: vi si espone, dopo oltre 45 anni, il Giornale degli Uffizi, un quaderno di progetti e schizzi che illustra l’inventiva dell’artista, e, per la prima volta, il Carteggio fogginiano conservato nella Biblioteca-Archivio del Seminario Maggiore di Firenze, un fondo di oltre cinquecento lettere che offre uno spaccato prezioso sulle relazioni intellettuali e artistiche intrattenute da Foggini con le maggiori personalità nel campo dell’arte del suo tempo.

Giovan Battista Foggini_Architetto e scultore granducale_Palazzo Medici Riccardi_Foto_Nicola Neri
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L’allestimento, a cura di Luigi Cupellini, valorizza l’equilibrio tra rigore storico e impatto scenografico, restituendo al visitatore la ricchezza e la complessità dell’universo fogginiano.

Il progetto espositivo è accompagnato da un ampio catalogo scientifico pubblicato da Edifir Edizioni Firenze.

Una sezione della mostra è poi visibile nelle sale della Biblioteca Riccardiana e della Biblioteca Moreniana dove sono esposti disegni di Foggini, facenti parte del fondo Riccardi relativi ad alcune decorazioni in interni del palazzo e antichi testi manoscritti e a stampa provenienti dalla Biblioteca Moreniana.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Giovan Battista Foggini: Grand Ducal Architect and Sculptor at Palazzo Medici Riccardi

Florence is preparing to celebrate the life and work of renowned artist Giovan Battista Foggini through a monographic exhibition, which will be held at the prestigious Palazzo Medici Riccardi from 10 April to 9 September 2025. This initiative is promoted by the Metropolitan City of Florence and carefully curated by Riccardo Spinelli and Valentina Zucchi. The event is part of the celebrations for the third centenary of the artist’s death, thus offering an important opportunity to review and appreciate Foggini’s cultural legacy.

The exhibition will present over 80 works, ranging from sculptures to drawings and artifacts, allowing visitors to immerse themselves in Foggini’s artistic universe. The central focus will be his career as a grand-ducal sculptor and court architect, roles in which he was able to express an unmistakable creative personality. Among the most significant works on display, the famous works located in the Palace cannot be missed, such as the magnificent Galleria degli Specchi, which represents one of the highlights of his artistic production.

Palazzo Medici Riccardi, an emblematic place in Florence and the first residence of the Medici family, represents the ideal setting for this celebration, having hosted some of the artist’s most significant works over time, such as the interventions for the Galleria degli Specchi frescoed by Luca Giordano and the surrounding rooms, the adjacent Biblioteca Riccardiana, the antiquarian arrangement of the fifteenth-century courtyard, the stuccoing of the ground floor loggia on the garden, the extension of Michelozzo’s façade on Via Cavour.

The exhibition is divided into several thematic sections, which will allow us to explore various aspects of his production, including marble and bronze sculpture, his skill in architectural ornamentation and the influence he had on the monumental statuary of the time. The works on display come from prestigious national and international collections, helping to give the retrospective a global scope.

The exhibition opens with works from the artist’s youthful activity, marked by his training in Rome at the Academy founded by Cosimo III, with drawings and terracotta works such as The Myth of Pygmalion, presented at the Accademia di San Luca in 1673, a Crucifixion with mourners modeled in Rome and then cast in bronze upon his return to Florence, – with the unpublished preparatory sketch -, the Massacre of the children of Niobe from 1674 and other reliefs that can be dated to that period: Porsenna frees Clelia and her companions from captivity – private collection –, the Holy Family and the Rape of Proserpina into the Underworld, the latter two from the Museo Nazionale del Bargello.

This is followed by a section dedicated to bronze sculpture, where you can admire numerous bronzes inspired by ancient literature, in particular Ovid’s Metamorphoses, indicative of the literary culture of the artist as well as his patrons, among whom is the Grand Duke Cosimo III who had the opportunity to donate some of them to the Elector of the Palatinate, his son-in-law having married his daughter Anna Maria Luisa. The works, coming from important Italian and international collections, are accompanied by their derivations in wax, Doccia porcelain, plaster and biscuit, which attest to their success and diffusion. On the walls are displayed in large format pages taken from the Giornale del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, witnesses of the artist’s tireless creative streak.

In one of the rooms, two of the eight portraits of the House of Medici sculpted by Foggini for Cardinal Francesco Maria de’ Medici are visible – present in effigy, together with that of Cardinal Leopoldo (on loan from the Louvre Museum) -, while another valuable section of the exhibition is represented by the works from the Galleria Manufactures, which celebrates Foggini’s activity as the person responsible for the invention of many marvelous works created by the “Royal Gallery and Chapel” (since 1694). On display, the famous Table inlaid with semiprecious stones from Palazzo Pitti and a series of sumptuous reliquaries in bronze, ebony and silver, extraordinary for their technical quality and symbolic value. The section is completed by two late bronzes executed for Anna Maria Luisa de’ Medici: The Baptism of Christ (1723–24) and David and Goliath. The latter, since it was not possible to have the ‘principal’ casting of the 1722 bronze, preserved in Russia, on display, is visible in the variations resulting from it in wax and Doccia porcelain.

The Ancient and the Sun King section bears witness to the artist’s international prestige thanks to the commissions received from Louis XIV of France, the Sun King: on display are The Knife Grinder and The Wild Boar, replicas of famous ancient sculptures from the Medici collections, sent to Versailles in 1684. Next to them, a porcelain version of the Laocoön (a Hellenistic masterpiece rediscovered in Rome in 1506) derived from the copy of the ancient group sculpted by Baccio Bandinelli, now in the Uffizi, and made by the Doccia Manufactory from the original forms used by Foggini for a small bronze with this subject, a document of the sculptor’s interest in classical statuary and its diffusion.

The itinerary ends with a room dedicated to the presentation of some masterpieces from the Botteghe di Galleria, including a stunning inlaid box from the Minneapolis Institute of Art, graphics and historical documentation: after more than 45 years, the Giornale degli Uffizi is exhibited, a notebook of projects and sketches that illustrates the artist’s inventiveness, and, for the first time, the Carteggio Foggini preserved in the Library-Archive of the Seminario Maggiore in Florence, a collection of over five hundred letters that offers a precious insight into the intellectual and artistic relationships that Foggini had with the major figures in the field of art of his time.

The exhibition, curated by Luigi Cupellini, enhances the balance between historical rigor and scenographic impact, giving the visitor the richness and complexity of the Fogginian universe.

The exhibition project is accompanied by an extensive scientific catalogue published by Edifir Edizioni Firenze.

A section of the exhibition is then visible in the rooms of the Riccardiana Library and the Moreniana Library where drawings by Foggini are exhibited, part of the Riccardi fund relating to some interior decorations of the palace and ancient manuscripts and printed texts from the Moreniana Library.

For the moment, your always Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment with you in the next posts and on social media.

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