I Capolavori e la Storia della Chiesa di San Martino a Siena in un libro
Il libro che vi propongo oggi offre un approfondimento completo sulla lunga storia della chiesa di San Martino a Siena e sul ricco patrimonio che custodisce: ‘La chiesa di San Martino a Siena. Storia e arte’
Edito dalla prestigiosa casa editrice Olschki e con la curatela di Alessandro Angelini, Marco Fagiani e Michele Pellegrini, attraverso una successione di saggi, racconta ogni aspetto e sfaccettatura di una delle chiese più importanti di Siena che apre le sue porte direttamente su Piazza dei Piccolomini.
Oggi le chiese le vediamo con occhi diversi ma un tempo erano in grado di influenzare notevolmente l’espansione urbanistica delle città attorno a loro, proprio come accadde al Terziere che porta il nome di San Martino.

La chiesa già esisteva nell’Ottavo secolo anche se poi fu ampliata notevolmente e rinnovata nel 1537 seguendo il progetto di Giovan Battista Pelori.
Oggi l’interno presenta un aspetto rinascimentale, con una pianta a croce latina e a navata unica e la cupola affrescata da Annibale Mazzuoli.
Tra le opere raccontate in modo dettagliato nel libro ‘La chiesa di San Martino a Siena. Storia e arte’ vale la pena menzionare il superbo altare maggiore progettato da Giovanni Antonio Mazzuoli, il fratello del più celebre Giuseppe Mazzuoli, che scolpì il maestoso San Filippo in San Giovanni in Laterano.
L’altare di cui viene presentato anche il progetto su carta oggi custodito nella Biblioteca comunale degli Intronati, fu pensato e realizzato come un tripudio di marmi policromi, sormontato da quattro angeli: due cerofori e altri due che sorreggono il tabernacolo.
Giovanni Antonio Mazzuoli lavorò a lungo sia nella chiesa di San Martino che per l’Opera del duomo sia come scultore che come scalpellino e realizzo ance mirabili lavori in stucco.
Sono tanti i capolavori custoditi in San Martino e questo libro racconta la loro storia e la commissione ma anche le varie problematiche che gli artisti hanno talvolta dovuto affrontare.
Attraverso un’amplia documentazione vengono raccontate per esempio le vicende della tela seicentesca dipinta a olio da Raffaello Vanni con la Gloria di Sant’Ivo e con San Sebastiano e Sant’Agnese, il Crocifisso con i dolenti di Giovanni di Stefano ma anche i preziosi lavori di ornato realizzati per l’altare Gori Pannilini di Ascanio Covatta.
Il voluminoso libro ‘La chiesa di San Martino a Siena. Storia e arte’ permette di addentrarsi nella storia dell’edificio ma anche nelle storie degli artisti che hanno contribuito al suo splendore. Basti pensare alla grande Natività a olio su tavola del Beccafumi che si sviluppa in altezza per quasi quattro metri, commissionata da Anastasia Marsili per la propria sepoltura: certamente un soggetto insolito per un luogo destinato ad accogliere le spoglie di qualcuno.
E che dire della preziosa Circoncisione di Gesù di Guido Reni, per altro restaurata da non molto e collocata sul secondo altare laterale di destra della chiesa?
Insomma, la chiesa di San Martino è un pezzo di storia del nostro Paese che merita di essere conosciuto e divulgato. Il volume ‘La chiesa di San Martino a Siena. Storia e arte’ lo fa alla perfezione e merita di essere letto.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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