Si può leggere l’arte italiana come una storia di famiglia? Secondo Antonio Forcellino sì e ne spiega il perché in modo dettagliato nel suo ultimo libro “Dipingere il sogno. Il miracolo dell’arte italiana da Cimabue e Caravaggio”.

Iniziando proprio da Cimabue, Forcellino ci accompagna per mano in un viaggio attraverso il tempo e le opere d’arte che hanno lasciato un segno inequivocabile e determinante nel lungo percorso della storia dell’arte nel nostro Paese, mettendo in evidenza anche artisti che sebbene ci abbiano lasciato pochissime tracce della loro esistenza, sono stati fondamentali, un po’ come Pietro Cavallini con il suo Giudizio Universale a Santa Cecilia.

Procedendo nella lettura ci si ritrova faccia a faccia con l’arrivo della peste. Periodo nero durante il quale un terzo degli abitanti di tutta Europa scomparì, e anche l’arte, di conseguenza, subì un importante arresto.

Fu Firenze che per prima iniziò a rialzare il capo fino ad arrivare a una crescita vertiginosa dell’arte aumentando esponenzialmente l’importanza che fino ad allora le veniva data.

Nel capitolo a me dedicato, Forcellino ci porta sotto la volta della Cappella Sistina, dove dimostrai di essere riuscito a diventare un eccellente affreschista, oltre a essere già conosciuto nelle corti di tutta Europa come grande scultore.

Edito dalla Harper&Collins, il libro “Dipingere il Sogno” è forse il più personale e intimo che abbia scritto fino al momento Forcellino, restauratore, scrittore e anche architetto. Si capisce bene che è frutto del lavoro di un restauratore quando le parole iniziano ad emozionare raccontando a distanza ravvicinata capolavori, colore dopo colore, seguendo le tracce lasciate dai peli dei pennelli.

Insomma, un libro dentro il quale vale la pena perdersi tra opere straordinarie, artisti grandiosi e colori narrati da chi quotidianamente ha a che fare con la materia, per passione e per lavoro.

In concomitanza con l’uscita del nuovo libro “Dipingere il Sogno”, Antonio Forcellino ha lanciato online cinque podcast gratuiti e accessibili a tutti. Sono cinque brevi lezioni che, come dice lui stesso nell’intro, servono per “conoscere i grandi artisti del Rinascimento, la loro grandezza e la loro miseria; la storia di uomini e di un’epoca in cui abbiamo dato il meglio e il peggio di noi stessi”. I podcast dal titolo “La Materia dell’Arte” potete ascoltarli cliccando QUA.

Vi ricordo che domai 14 novembre, a partire dalle ore 18.00, con Antonio Forcellino saremo in diretta sulla pagina https://www.facebook.com/michelangelobuonarrotietornato per presentarvi questo nuovo libro: vi aspettiamo.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti