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Il male del secolo

Il male del secono non è la depressione come spesso leggo: è la solitudine. Siamo sempre più connessi e in apparenza non c’è stato mai un momento come questo, con tanti mezzi a disposizione per relazionarsi con gli altri.

La realtà è ben diversa dall’apparenza: sempre più isolati e distanti gli uni dagli altri. Ci vogliono soli perchè soli siamo più fragili e quindi più manovrabili.

Ricercare un po’ di spazio per sè stessi è più che lecito. Indispensabile per elaborare idee, per mettere a punto progetti e per trovare un po’ di quiete pure per i pensieri più tormentati. Tuttavia quando lo stare da soli non è voluto nè cercato ed è costante diventa una piaga che logora poco a poco come fa la fiamma con la candela.

Guardatevi attorno per connettervi davvero con chi volete vicino ma senza nessun tipo di tecnologia. Il vostro Michelangelo Buonarroti che stasera è in vena di riflessioni.

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1 commento »

  1. Caro Michelangelo, io “adoro” la solitudine e in questo periodo, essere sola, pensare solo a me stessa, occuparmi solo delle cose che mi danno piacere, è veramente un grande privilegio, dopo aver dedicato tutta la mia vita precedente agli altri e in mezzo agli altri.

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