I Lanzichenecchi dei tempi nostri
Cosa volete che vi dica. A volte me ne vado in giro per la città e vedo certe oscenità che mi scuotono come se mi trovassi all’interno di uno di quei cosi moderni che chiamano frullatori. No, non sto parlando di chiappe all’aria né di scempi architettonici. Mi riferisco semplicemente a tutte quelle scritte per i muri fatte con gli spray. Ma che senso hanno? Peggio ancora quelle che deturpano i monumenti più belli della città o i palazzi storici. Sono delle schifezze che sciupano solo ciò che di bello c’è rimasto dei tempi andati.
Quelli che li fanno son proprio de’ bischeri. Si credono furbi, scaltri e sono pieni di sé. Ma a chi servono questi scarabocchi?
Mi par d’esser tornato ai tempi del sacco di Roma (1527) quando quei bestioni di lanzichenecchi sfregiarono gli affreschi di Raffaello nelle Stanze Vaticane incidendoci sopra discorsi a vanvera e oscenità varie rovinando un capolavoro di valore infinito.
Se non mi credete andate a vedere di persona i Musei Vaticani e guardate da molto vicino gli affreschi: i restauratori han fatto un buon lavoro ma le incisioni ci sono sempre e si continuano a leggere nonostante il tempo c’è passato.








