Cala la sera: assieme alle luci s’accende la malinconia
Anche per oggi siamo giunti a sera in qualche modo. Asseme alle luci s’accendono i pensieri e non è sempre un bene. Non appena qui in Santa Croce i visitatori finiscon d’andarsene via, cala la quiete. I miei compari delle tombe vicine a volte stan boni, a volte si mettono a intavolare certe discussioni senza capo ne coda. Li guardo e scoto la testa senza proferir parola. Mica ho voglia di immischiarmi in certi argomenti che solo da avvinazzati si possono affrontare. M’apparto e rimugino sulle cose mie. Tiro fori un par di bauli impoverati in cui custodisco disegni e lettere.
Quanto scrissi! Lettere lunghe e lettere corte, tinte dalla rabbia o impregnate d’amore…lettere al mi babbo, ai miei fratelli, al mi nipote, ai collaboratori, al papa di turno, prelati e compagnia bella.
Vero è che son morto ma i turbamenti e i pensieri me li son portati da questa parte dell’esistenza e a volte bruciano ancora certi ricordi, mancano le persone che strinsi al petto… quelle che allontanai no, non mi mancano: dopotutto in qualche modo scelsero loro di allontanarsi con certi comportamenti. Già sapevano che per me poco avrebbero più significato.
Vi auguro un buon proseguimento di serata e scusate questo vecchio brontolone se ogni tanto si lascia andare alle sue malinconie. Guardate che bella questa immagine: la lanterna della Basilica di San Pietro con tanto di palla che volle montare personalmente l’architetto Fontana salendo lassù, a 133 metri d’altezza… la foto è di Nicola Cangioli

photo credit Nicola Cangioli








scrivesti rime sublimi in vita che ancora restano nell’aria di chi ne fa lettura e anche la tenerezza delle tue malinconie attuali, silenti ma percepibili, non si può ignorare; la tua anima resta e s’avverte tra i marmi e le tombe che ti circondano. È bello ritrovare i tuoi pensieri, ora più che mai che l’ingegno e la bellezza scarseggiano e tu ben sai… a volte penso a come è stato vivere nella tua brillante epoca, difficile per molti versi, ma con soddisfazioni eterne, proprio il nostro contrario che abbiamo ridondanza di comodità e pochissime soddisfazioni personali, mai eterne. Ammirare una tua opera leggere i tuoi pensieri è respiro di genio passato e di bellezza che resta, per fortuna.
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Intense le sue parole. Pare sia terminato il libero arbitrio…sempre più manipolati perchè pensare costa fatiche e manca spesso la voglia di mettersi in gioco
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