Le grottesche di Palazzo Vecchio raccontate in un libro
Palazzo Vecchio ha tante storie da raccontare e lo fa in modi diversi. Le narra attraverso i personaggi che in quelle stanze hanno vissuto, attraverso gli arredi, gli affreschi e le sculture ma anche mediante le elaborate grottesche.
Il palazzo, simbolo del potere fiorentino dal Medioevo fino ai vostri giorni, ha pareti e soffitti interamente decorati con questo tipo di pitture parietali che sfidano qualsiasi principio di realtà.
Le grottesche erano e sono tutt’oggi uno stile decorativo, ispirato ai ritrovamenti delle pitture che decoravano la Domus Aurea a Roma.
Conobbero una grande fortuna nel Rinascimento ed erano caratterizzate da un fantasioso intreccio di elementi vegetali, animali reali e fantastici, figure umane, oggetti inanimati e architetture stravaganti.
Tra gli artisti che misero mano alle grottesche a Palazzo Vecchio vale la pena menzionare Ridolfo del Ghirlandaio.
A lui infatti sono attribuite le grottesche nella Camera Verde degli appartamenti di Eleonora di Toledo, realizzate intorno al 1540-1542.
Anche Francesco Salviati si occupò di decorare con grottesche il soffitto dello Scrittoio di Eleonora dopo il 1545 mentre Giorgio Vasari e la sua bottega coordinarono un vasto programma decorativo che incluse numerose grottesche in più di una sala.
A Marco Marchetti da Faenza sono ivece attribuite le grottesche recentemente scoperte in una scala segreta del palazzo, risalenti alla metà del Cinquecento e coeve ad altre presenti nel palazzo.
Per capire le simbologie delle figure ibride e mostruose e delle allegorie leggiadre, delle creature metamorfiche, spiritelli disinvolti ariosamente intrecciati a volute e decori o elegantemente ritmati da partiture, candelabre o festoni, vi consiglio il libro dal titolo ‘Grottesche di Palazzo Vecchio’ a cura di di Valentina Zucchi e Alessandro Cecchi.
Il volume ci porta alla scoperta di queste affascinanti pitture consentendo di apprezzarne la complessità e la ricchezza.
Il libo è completato da un glossario illustrato dei termini artistici meno noti e una planimetria che porta direttamente il visitatore di Palazzo Vecchio alla scoperta delle diverse sue numerose sale. Il libro Grottesche di Palazzo Vecchio lo trovate QUA.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.













Che meraviglia!!!!
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bellissimo
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