Il grande fotografo Mimmo Jodice è scomparso a 91 anni
Il grande fotografo italiano Mimmo Jodice è scomparso a Napoli il 28 ottobre 2025, all’età di 91 anni. Considerato uno dei più importanti artisti della fotografia a livello mondiale e maestro del bianco e nero, le sue fotografie hanno fatto storia.
Domenico Jodice, detto Mimmo, nassce a Napoli nel rione Sanità, il 29 marzo 1934. Rimasto orfano di padre, inizia a lavorare dopo la scuola elementare, proseguendo gli studi da privatista e coltivando la sua passione per l’arte, il teatro e la musica.

Si dedica da autodidatta al disegno e alla pittura prima di approdare alla fotografia alla fine degli anni Cinquanta. A partire dai primi anni ’60, si concentra sulla fotografia, vista non solo come strumento descrittivo, ma come mezzo espressivo e di ricerca.
Sperimenta su tecniche e materiali, focalizzandosi su nudi, ritratti e oggetti quotidiani in composizioni astratte.
Nel 1968, entra nel mondo dell’arte grazie alla lunga e proficua collaborazione con il gallerista napoletano Lucio Amelio. Inizia a frequentare e collaborare con alcuni dei più grandi artisti dell’epoca, tra cui Andy Warhol, Joseph Beuys, Sol LeWitt, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis e Alberto Burri.
Dal 1970 al 1994, insegna fotografia all’Accademia di belle arti di Napoli, dove fonda la prima cattedra italiana della disciplina. Inizialmente, il suo lavoro ha un’impronta socio-antropologica, documentando con grande partecipazione la realtà della sua città: Napoli.
Dopo circa dieci anni di impegno militante, una profonda delusione per la mancata trasformazione sociale lo porta a un anno di pausa dalla fotografia. La ripresa segna una svolta radicale: lo sguardo di Jodice si sposta “dentro di sé”, dando vita a una dimensione più immaginifica e metafisica.
Il suo famoso bianco e nero non è mai un contrasto netto, ma vibrazione e respiro, rendendo visibile l’invisibile e trasformando ogni scatto in una soglia di meditazione.
Ha esposto le sue opere in musei di tutto il mondo, tra cui il Philadelphia Museum of Art e la Maison Européenne de la Photographie di Parigi.
Jodice ha saputo raccontare Napoli e il Mediterraneo con una poetica unica, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte. La camera ardente è stata allestita presso il Maschio Angioino di Napoli, luogo simbolico che ha ospitato la sua ultima grande mostra, “Napoli Metafisica”.
Mi preme dire che ha dedicato scatti memorabili anche alle mie sculture come la Pietà Vaticana o alle sculture della Sagrestia Nuova, a Firenze.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
The great photographer Mimmo Jodice has passed away at 91
The great Italian photographer Mimmo Jodice passed away in Naples on October 28, 2025, at the age of 91. Considered one of the world’s most important photographers and a master of black and white, his photographs have made history.
Domenico Jodice, known as Mimmo, was born in Naples in the Sanità district on March 29, 1934. Having lost his father, he began working after elementary school, continuing his studies privately and cultivating his passion for art, theater, and music.
He taught himself drawing and painting before turning to photography in the late 1950s. From the early 1960s, he focused on photography, seeing it not only as a descriptive tool, but also as a means of expression and research.
He experimented with techniques and materials, focusing on nudes, portraits, and everyday objects in abstract compositions.
In 1968, he entered the art world thanks to a long and fruitful collaboration with Neapolitan gallerist Lucio Amelio. He began to frequent and collaborate with some of the greatest artists of the time, including Andy Warhol, Joseph Beuys, Sol LeWitt, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, and Alberto Burri.
From 1970 to 1994, he taught photography at the Academy of Fine Arts in Naples, where he established the first Italian chair in the discipline. Initially, his work had a socio-anthropological focus, documenting the reality of his hometown, Naples, with great involvement.
After about ten years of militant commitment, a profound disappointment over the lack of social transformation led him to take a year off from photography. This resumption marked a radical turning point: Jodice’s gaze shifted “inward,” giving rise to a more imaginative and metaphysical dimension.
His famous black and white is never a stark contrast, but vibration and breath, making the invisible visible and transforming every shot into a threshold of meditation.
He has exhibited his works in museums around the world, including the Philadelphia Museum of Art and the Maison Européenne de la Photographie in Paris.
Jodice has captured Naples and the Mediterranean with a unique poetics, leaving an indelible mark on art history. The chapel of rest was set up at the Maschio Angioino in Naples, a symbolic location that hosted his last major exhibition, “Napoli Metafisica.”
I would like to point out that he also dedicated memorable shots to my sculptures, such as the Vatican Pietà or the sculptures in the New Sacristy in Florence.
For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti bids you farewell and invites you to join him in future posts and on social media.

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