Louvre: al lavoro per copiare gli Schiavi
Una copia, pur fedele e dettagliata che sia, rimane sempre una copia: su questo non ci piove. Se però viene realizzata la replica fedele di un’opera celeberrima per evitare che possa essere spostata dalla sua collocazione mettendola comunque a rischio, forse ci si potrebbe ragionare su un attimo.
Da qualche tempo una numerosa equipe ingaggiata dal Louvre sta lavorando per creare delle fedelissime copie degli Schiavi miei che possiede: il Morente e il Ribelle. In questo preciso momento si stanno rilevando con precisione millimetrica sporgenze, avvallature, pieghe e quant’altro adoperando strumenti all’avanguardia come il costoso Artec. Si tratta di un rilevatore di immagini ad alta risoluzione che per ogni singolo posizionamento capta dalle 600 alle 1.000 immagini.
I dati raccolti con questi sistemi verranno elaborati da particolari programmi e poi tradotti in concreto in fedeli riproduzioni 3D mediante una stampante laser. Come accennato prima, lo scopo alla base della realizzazione delle repliche è quello di farle viaggiare nei vari musei senza mettere a rischio gli originali.
Il primo viaggio delle repliche è già stato annunciato: è programmato per settembre e avrà come destinazione Baghdad. L’iniziativa mi piace e mi garba il perchè che c’è dietro questa scelta. Rimango perplesso però sul materiale delle copie… il plasticone al posto del marmo mi lascia un po’ interdetto. Forse alla fine avrei preferito una replica fedele, seppur senza la precisione millimetrica, realizzata da bravi scultori.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e le sue considerazioni
Beh secondo me ti garba di più se non riescono a copiarti nonostante tutta la tecnologia che hanno…
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Se il metodo viene adoperato per salvare l’opere mie da spostamentivari benvenga
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