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Il film integrale di Antonioni: Lo sguardo di Michelangelo

Nel 2004 il regista Michelangelo Antonioni girò un interessante cortometraggio dedicato alla Tomba di Giulio II. Una sorta di film muto in versione ridotta nel quale a parlare sono le immagini. Antonioni alla bellezza di 92 anni debuttò come attore proprio in questo suggestivo capolavoro.

Guardatelo dall’inizio alla fine…ne vale la pena.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti

Antonioni’s integral film: The look of Michelangelo

In 2004 the director Michelangelo Antonioni shot an interesting short film dedicated to the Tomb of Julius II. A sort of reduced version silent film in which the images are speaking. Antonioni’s 92-year-old beauty debuted as an actor in this evocative masterpiece.

Look at it from beginning to end … it’s worth it.

Your always Michelangelo Buonarroti

1 commento »

  1. Ho immediatamente raccolto il suggerimento e ringrazio per aver segnalato una vera squisitezza . A parte la ovvia magistrale fotografia, in questa sorta di dialogo tra maestri è sottolineata l’importanza dei dettagli, ben evidenziati proprio dal silenzio religioso che l’occhio necessita di fronte a un simile capolavoro. Si avverte un pathos incredibile in questa ricerca di comunicazione, strettamente intima quanto muta, col volto del regista che impassibile nel suo raccoglimento si lascia andare a gesti parlanti della mano, che timidamente arriva a toccare, inizialmente quasi con timore, la sacralità artistica e spirituale di quella formidabile rappresentazione. Lode ad entrambe i Michelangelo!

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  2. L’ha ribloggato su Il Canto delle Musee ha commentato:
    Grazie a Michelangelobuonarrotietornato per aver segnalato una vera squisitezza . A parte la ovvia magistrale fotografia, in questa sorta di dialogo tra maestri è sottolineata l’importanza dei dettagli, ben evidenziati proprio dal silenzio religioso che l’occhio necessita di fronte a un simile capolavoro. Si avverte un pathos incredibile in questa ricerca di comunicazione, strettamente intima quanto muta, col volto del regista che impassibile nel suo raccoglimento si lascia andare a gesti parlanti della mano, che timidamente arriva a toccare, inizialmente quasi con timore, la sacralità artistica e spirituale di quella formidabile rappresentazione. Lode ad entrambe i Michelangelo!

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