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Il vecchio pazzo che scrive sonetti: io

Dopotutto scrivere versi mi piaceva. E’ un po’ come riordinare i pensieri sulla carta, fermarli per sempre e tentare di capirli meglio. Molto più di un esercizio letterario ma una necessità per l’animo mio. Ne scrissi assai e forse chissà, qualcuno s’è perso nel tempo che tutto divora e dimentica.

“Voi direte ben ch’io sie vecchio e pazzo a voler far sonetti: ma perché molti dicono ch’io son rimbambito, ò voluto far l’uficio mio” scrissi al Vasari in una breve lettera i 19 settembre del 1544.

Ho scritto versi dedicati a chi non c’era più, a Dio, a Dante, agli amici più cari ma ho composto anche sonetti semplicemente per fissare sulla carta i sentimenti che mi passavano per la testa in quel dato momento. Se non li conoscete, iniziate a leggerli: potreste rimanere piacevolmente sorpresi.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti

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SanValentino - Wonderbox

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